Il contratto di cessione dei diritti d’autore sulle opere d’arte riguarda per lo più il rapporto tra l’artista e le gallerie d’arte.
In base all’art. 109 LDA, “La cessione di uno o più esemplari dell’opera non importa, salvo patto contrario, la trasmissione dei diritti di utilizzazione. Tuttavia la cessione di uno stampo, di un rame inciso o di altro simile mezzo usato per riprodurre un’opera d’arte, comprende, salvo patto contrario, la facoltà di riprodurre l’opera stessa, sempreché tale facoltà spetti al cedente.“. In altre parole, quando si vende un’opera d’arte, l’acquirente non riceve anche tutti i suoi diritti patrimoniali, a meno che non sia stabilito diversamente nel contratto di compravendita. Nella cessione di uno stampo utilizzato per riprodurre le opere in serie, come appunto le serigrafie, viene invece trasferita automaticamente, come ovvio, anche la possibilità di riprodurre l’opera.
I principali contratti tra artista e gallerie d’arte sono i seguenti.
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Contratto estimatorio (altrimenti detto di conto vendita).
L’artista consegna l’opera al gallerista, il quale ne acquista la temporanea proprietà e si impegna ad esporlo nonché a promuoverlo sino alla sua vendita. È importante fissare condizioni temporali e modali per la consegna, promozione, esposizione e soprattutto per la vendita, tra cui un range di prezzi e le percentuali da dividere in caso di vendita.
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Contratto di esclusiva.
L’artista, eventualmente dietro compenso fisso periodico e/o per ciascuna vendita, mette a disposizione tutte le proprie opere in esclusiva al gallerista, il quale si impegna come per il contratto estimatorio. Come per quest’ultimo, è importante stabilire condizioni temporali e modali (eventualmente anche territoriali) per l’attività del gallerista. Naturalmente è bene spendere una maggiore attenzione in proposito visto che l’artista per tutto il periodo previsto non può vendere se non tramite il gallerista.
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Contratto di compravendita.
L’artista, dietro corrispettivo, vende opere singole o in blocco al gallerista. Si tratta del contratto più semplice e meno problematico, tuttavia è anche potenzialmente il meno redditizio.