Premessa fondamentale è costituita dall’art. 196 LDA che individua come luogo di prima pubblicazione di ogni opera identificata nella sua forma materiale il luogo della fabbricazione.
I POD generalmente creano dal file fornito dall’autore un file (che equivale ad un supporto materiale seppur digitale) derivato, oppure si limitano a trasferire il primo direttamente sui propri archivi informatici senza modificarlo.
Su scelta dell’autore tale file può poi essere diffuso ad un pubblico indifferenziato così com’è oppure farlo trasferire e diffondere su supporto cartaceo o magnetico (libro, cd, dvd, ecc.). Interpretando letteralmente l’art. 196 LDA ed in base a quanto riportato nei capitoli precedenti, per i file venduti così come sono si dovrebbe individuare come luogo di prima pubblicazione il server in cui questo viene archiviato e trasferito agli utenti; il tempo della prima pubblicazione sarà invece il momento in cui l’autore lo ha reso disponibile a tutti.
La pubblicazione su Lulu avviene quindi effettuando il trasferimento telematico dell’opera nel server del POD e rendendola disponibile a tutti in una o più forme. La possibilità di acquisire l’opera non è però limitabile agli utenti di una nazione in particolare: trattandosi di internet, chi pubblica su Lulu rende disponibile la sua opera a tutti gli internauti del mondo. Essendo praticamente impossibile applicare tutta la normativa di dettaglio mondiale riguardante le opere dell’ingegno, l’unico riferimento giuridico non potrà che essere costituito dalle leggi degli Stati Uniti, dove Lulu ha sede, anche perché la transazione della vendita del supporto si conclude tra Lulu e l’acquirente e non tra l’autore e l’acquirente, difatti l’autore non ha nemmeno la possibilità di conoscere l’identità di chi compra le sue opere. Ciò non toglie però che se l’autore acquista i supporti su Lulu e li rivende in Italia deve assoggettarsi a tutta la normativa italiana editoriale e fiscale vigente (si rinvia ai capitoli corrispondenti).
Non bisogna inoltre dimenticare le revenues (ossia quei compensi discrezionalmente stabiliti dall’autore nella vendita dei supporti) che Lulu versa all’autore: se infatti vengono fornite le informazioni necessarie, tali compensi potrebbero essere soggetti a trattenute alla fonte destinate all’erario statunitense, altrimenti dovranno essere tassati secondo la normativa delle imposte italiane sui redditi da cessione dei diritti d’autore (si rinvia alla pagina apposita).
Ultima precisazione riguarda la normativa sulle importazioni applicabili tra Lulu e l’acquirente diretto dei supporti.
Certamente esente da alcuna imposta italiana indiretta (in particolare IVA e dazi doganali) è l’acquisto dei file in formato digitale, quindi prelevati direttamente dal sito web di Lulu. E’ invece soggetta ad IVA e agli altri dazi doganali italiani l’importazione dei supporti fisici (cd, dvd, libri e quant’altro) se questi vengono prodotti in un centro di stampa Lulu negli Stati Uniti, se l’acquisto viene effettuato nell’ambito di un’attività commerciale abituale (si rinvia al paragrafo 5.1.2) e se supera determinati valori, dedotti presuntivamente dall’Agenzia delle Dogane (per i dettagli, si rinvia al sito web www.adm.gov.it): in tal caso i tributi vengono solitamente corrisposti dall’acquirente al corriere postale al momento della consegna. Se invece il centro di stampa Lulu è ubicato in un paese dell’Unione Europea non sarà applicato alcun dazio doganale e l’IVA dovrà essere versata mediante auto-fatturazione direttamente dall’acquirente solo se l’acquisto rientra nell’ambito di un’abituale attività commerciale.