Cosa mettere in fondo al sito web come “dicitura del copyright”, meglio detta nota del copyright? Il proprietario del sito, il suo autore o il proprietario dei contenuti?
Prima di rispondere, è doverosa una premessa. Il termine copyright, così come il suo noto simbolo ©, altro non è che la concezione anglosassone della sfera dei diritti d’autore collegata a un’opera dell’ingegno. Di conseguenza l’accostamento del termine copyright o del suo simbolo ad un nome riferito a un contenuto sta semplicemente ad indicare che quel nome è il titolare dei diritti d’autore del contenuto.
Normalmente quindi in fondo al sito web, nel cosiddetto “footer“, ossia lo spazio a piè di pagina che viene ripetuto automaticamente in tutte le pagine, si inserisce il titolare dei diritti d’autore dell’intero sito. In concreto questa dicitura indica per lo più a chi bisogna chiedere l’autorizzazione per utilizzare i contenuti del sito web, oppure a chi rivolgersi per lamentare una violazione dei diritti d’autore, come un plagio o una riproduzione non autorizzata.
In un mio recente articolo pubblicato su laleggepertutti.it ho chiarito quali sono le proprietà collegate ad un sito web. Nell’ambito di un sito web possono esserci quindi i seguenti proprietari:
- registrante del dominio web;
- acquirente dell’hosting;
- proprietario del server;
- titolare dei contenuti inseriti nel sito web;
- autore dei contenuti inseriti nel sito web;
- titolare del sito web nel suo insieme;
- autore del sito web nel suo insieme.
Rinviando al suddetto articolo la trattazione di ciascuno di essi, mi limito a precisare che il titolare del sito web nel suo insieme è colui che risponde di tutti i suoi contenuti ed è in grado di decidere sugli stessi, pertanto è effettivamente colui che deve essere inserito nella famosa “dicitura del copyright”.
In quanto tale, il titolare del sito deve poter disporre dei suoi contenuti, pertanto può essere il loro diretto creatore, oppure può aver ottenuto l’autorizzazione ad inserirli e magari anche a consentire che altri li utilizzino o a impedire che lo facciano.
Di norma tale figura coincide con colui che registra il sito web, acquista l’hosting e assume la titolarità del sito acquistandolo da uno sviluppatore informatico, oppure costruendolo in prima persona utilizzando strumenti informatici appositi, oppure, come ormai capita più spesso, facendoselo costruire direttamente da un webmaster creativo che se ne occupa a 360 gradi, dalla registrazione del dominio alla costruzione e manutenzione di tutto il sito.
Non di rado però accade che il registrante del dominio non sia il titolare del sito, bensì il webmaster, o la web farm, o lo sviluppatore, quindi il proprietario del dominio può essere un semplice fornitore di servizi che risponde solo in caso di culpa in vigilando di tipo passivo, ossia il cui obbligo di intervento sussiste solo se espressamente sollecitato (si rinvia la trattazione ad apposito articolo).
Quindi è importante che la titolarità venga definita su base sostanziale e non formale.
Infatti, sebbene la proprietà del dominio sia l’unica riscontrabile in un registro pubblico, è sempre colui che compare nella nota del copyright ad essere chiamato a decidere o rispondere dei contenuti del sito, quindi è bene che in tale nota figuri sempre il nome giusto.